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Stradarolo 2019

Carmine Torchia + Carlo Valente

Concerto di Sabato 14 Settembre 2019 al Piazzetta Brembi (Zagarolo)

14
Set
pop

Data e orari

14 Settembre 2019

Ingresso: free

STRADAROLO 2019

“Plastic Free”

 

Tre giorni di musica, teatro, danza, cinema, parole con

 

GIOBBE COVATTA, ULDERICO PESCE, NADA, ASCANIO CELESTINI, ROCCO PAPALEO, MARCO TARDELLI, GIUSEPPE CEDERNA, PEPPONE CALABRESE, TETES DE BOIS……

 

VEN 13, SAB 14, DOM 15 SETTEMBRE 2019

 

Zagarolo (Roma)

 

Ingresso Gratuito

 

Direzione artistica: Andrea Satta (Têtes de Bois)

 

A Zagarolo dal 13 al 15 settembre, dopo 4 anni di assenza, torna Stradarolo, uno degli eventi più creativi ed originali che si siano mai affacciati alle porte di Roma. Festival multidisciplinare per vocazione, Stradarolo propone decine di performance artistiche, dal teatro alla danza alla musica alle semplici parole, utilizzando il parametro artistico come elemento di catalizzazione di impegno, passione, cultura. 

 

Il Festival è alla sua ventesima edizione, nato nel 1997. Qui è passato tanto teatro, la danza, le canzoni e il circo e stupefacenti performer, grandi nomi e spiazzanti acrobati, annate a tema, segni del tempo. 

Da sempre l'attenzione è stata centrata sui pendolari che costituiscono il modo e il moto perpetuo di chi vive alle porte di una metropoli. 

 

Andrea Satta, direttore artistico visionario, sempre in bilico tra la professione di pediatra e la passione della musica con i Têtes de Bois e mille altri progetti cui ha dato vita negli anni, ha costruito un percorso artistico strabiliante, riuscendo a fare di Marco Tardelli, calciatore ed eroe-mundial che tutti conoscono, un capo-comico su una corriera; mettere Giobbe Covatta in un incontro con i ragazzi di Friday For Future; parcheggiare Ulderico Pesce in una stazione di servizio a parlare di petrolio e di ambiente, Ascanio Celestini partecipare al dibattito sul caso cinematografico italiano dell’anno “Selfie” insieme all’autore Agostino Ferrente, ascoltare Nada parlare – e suonare – ad un incontro sulla musica d’autore o vedere Rocco Papaleo partecipare al sentito omaggio a Francesco Di Giacomo. Ma questo è solo un assaggio di cosa avverrà nei tre giorni a Zagarolo.

 

 

Stradarolo è il festival delle idee, della lettura dei percorsi. della interpretazione degli spazi. Corriere che sono teatri ambulanti, spettacoli di fronte alle pompe di benzina, pianoforti agli svincoli stradali, danza contemporanea sul sagrato della chiesa, interviste a popolari voci della musica leggera affacciati ad un balcone in piazza del Genio a Zagarolo, un film straordinario proiettato fra i vicoli e disegni giganti sui muri di un palazzo principesco, un pranzo popolare con bicchieri di vetro, piatti di coccio e forchette di metallo che ogni commensale si porta da casa per una tavolata lunga centinaia di metri la domenica a pranzo, dare voce alla necessità di parlare di urgenze ambientali e ascoltare ragazzi di 17 anni che si battono per il futuro del pianeta.

 

 

Stradarolo non assomiglia a niente altro. In fondo è il bello della differenza, in un’epoca nella quale si cerca di rendere inutile il pensiero, offuscando, quando non cancellando, la Memoria. Noi non possiamo tornare indietro dalla linea di civiltà che con vissuto drammatico i nostri padri sono riusciti a scrivere. 

 

Ora tutti quanti abbiamo paura della retorica, così tanta paura che viviamo fuori da ogni pathos, senza più il coraggio di rivendicare un odore, un sapore, un colore, un amore. 

Paralizzati dal rischio, abitiamo la quotidianità nel pragmatismo, smantellando con un moto  beffardo ogni mozione appassionata. 

 

Non possiamo tornare indietro dal diritto di cercare la felicità, di comprendere gli altri, dall'accogliere e desiderare il bello.

 

 

Carmine Torchia

E’ uno che scrive canzoni e aforismi, disegna spesso un cane anarchico e fantasioso. I suoi interessi spaziano dall’architettura alle arti grafiche. Scrive musiche per teatro e cinema, mette in musica i poeti.

Ha pubblicato il libro “Piazze d’Italia - sulle tracce di De Chirico” (2010) e quattro album: “Mi pagano per guardare il cielo” (2008), “Bene.” (2013), “Affetti con note a margine” (2015), “Il rumore del mondo” (2018).

 

 

 

 Carlo Valente

Fisarmonicista per tradizione, pianista per curiosità, chitarrista per sbaglio e cantautore per caso. 

Il suo mondo artistico introspettivo, nostalgico ed intimo si fonde alla canzone impegnata, toccando temi sociali importanti, dove esprime la sua opinione a gran voce. Si autodefinisce cantautore nella vita e uomo sul palco, ma – dice - sta lavorando per cercare di invertire l’ordine dei fattori. Finalista per la migliore opera prima al Tenco 2017 con l’album “Tra l’altro”, vincitore del premio Amnesty “emergenti” 2017, fa parte del collettivo AdoRiza, nato all’interno del laboratorio di alta formazione della regione Lazio “Officina Pasolini”.



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